Che cos’è la contropulsazione aortica?

La contropulsazione aortica è una metodica di assistenza meccanica cardiocircolatoria temporanea. Utilizza un pallone, posizionato all’interno dell’aorta discendente, che viene “gonfiato” e “sgonfiato” rispettivamente durante la diastole e la sistole ventricolare. Il gonfiaggio del palloncino in diastole determina un aumento della pressione diastolica in aorta ascendente e in arco, con conseguente aumento della perfusione coronarica e cerebrale. Lo sgonfiaggio del pallone, immediatamente prima della sistole, facilita lo svuotamento ventricolare, con conseguente aumento della portata cardiaca.

Da cosa è costituito il sistema di contropulsazione?

Il sistema di contropulsazione è composto da:

  • Unità di controllo à regola il timing di gonfi aggio e sgonfiaggio del pallone in base al segnale (trigger) proveniente dalla curva della pressione arteriosa o dell’ECG
  • Sistema pneumatico à insuffla il gas (elio) all’interno del pallone
  • Monitor à rileva le curve di pressione arteriosa e l’ECG
  • Linea ECG à cavo di lettura ECG
  • Linea pressione arteriosa à linea di connessione per il rilevamento cruento della pressione arteriosa
  • Pallone intra-aortico à pallone lungo circa 28 cm (nell’adulto), con capacità di 20-40 ml di gas, posizionato all’estremità di un catetere lungo 62-117 cm

Quali sono le indicazioni all’uso del contropulsatore aortico?

Le indicazioni all’uso del contropulsatore aortico sono:

  • insufficienza cardiaca per:

esteso infarto miocardico acuto

complicanze meccaniche dell’infarto miocardico acuto

angina instabile

aritmie ventricolari refrattarie a terapia medica

  • supporto meccanico durante coronarografia/PTCA in pazienti ad alto rischio
  • sindrome da bassa gittata in sala operatoria e/o terapia intensiva
  • supporto meccanico in pazienti emodinamicamente instabili, in attesa di trapianto
  • supporto meccanico pre- e/o postoperatorio in pazienti con grave disfunzione ventricolare sinistra

 

Come viene posizionato e come funziona il contropulsatore?

Il catetere per il posizionamento del contropulsatore in aorta toracica discendente viene inserito attraverso un accesso arterioso, solitamente in arteria femorale, per via percutanea secondo la tecnica di Seldinger. Il pallone viene poi correttamente posizionato con l’estremità a 1-2 cm al di sotto dell’arteria succlavia sinistra.

Sulla base del trigger dell’onda della pressione arteriosa o dell’ECG, il pallone viene gonfiato in diastole e sgonfiato poco prima della sistole ventricolare.

 

Gli effetti meccanici della contropulsazione si riflettono sull’emodinamica e sulla clinica del paziente. Con il contropulsatore aortico è infatti possibile ottenere:

  • miglioramento della perfusione coronarica, cerebrale, renale e cutanea
  • riduzione della frequenza cardiaca
  • riduzione e scomparsa delle aritmie
  • aumento della portata cardiaca di circa 500 ml/min
  • riduzione della pressione arteriosa polmonare e della pressione capillare polmonare
  • riduzione della pressione venosa centrale
  • riduzione delle resistenze vascolari sistemiche

 

Quando è possibile lo svezzamento dal contropulsatore aortico?

I criteri clinici-emodinamici di svezzamento dalla contropulsazione aortica sono:

  • evidenza di un’adeguata perfusione coronarica, cerebrale, renale e cutanea
  • assenza di aritmie ventricolari minacciose
  • portata cardiaca > 1.8-2 L/min/mq
  • pressione capillare polmonare < 18 mmHg
  • pressione arteriosa media > 60-70 mmHg con supporto inotropo minimo

Quando non si può usare il contropulsatore aortico?

Le controindicazioni all’uso del contropulsatore sono:

  • insufficienza aortica severa
  • aneurisma aortico
  • aterosclerosi diffusa dell’asse aorto-iliaco

Quali sono le possibili complicanze legate alla contropulsazione aortica?

Le possibili complicanze legate all’uso del contropulsatore sono:

  • ischemia periferica
  • sanguinamento in sede di inserzione
  • trombocitopenia
  • leak del pallone
  • infezione loco-regionale o sepsi
  • dissezione aortica

 

 

 

Contatta l’esperto in merito a quest’argomento

 

 

 

Dott. Cristiano Amarelli

Cardiochirurgo

UOSD Cardiochirurgia dei Trapianti e delle Assistenze

AORN dei Colli – Ospedale Monaldi

Napoli

 

Dott.ssa Denise Galbiati

Cardiochirurgia

UOC Cardiochirurgia generale

Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

AORN dei Colli – Ospedale Monaldi

Napoli